Un pò di storia
Nel lontano 1957 venni alla luce a Torino, dove mio padre stava suonando con la band di Henghel Gualdi (nella foto con il contrabbasso): ho rischiato di nascere nel camerino di un night club!

Tornato a Cesenatico, dove vivo tutt’ora a parte qualche periodo in giro per il mondo, passo un’infanzia serena.
All’età di 12 anni incomincio a suonare il flauto anche se la mia passione era la batteria, in particolare quella dell’orchestra di mio padre: Terzo Fariselli; a 14 anni mi iscrivo al conservatorio di Pesaro; a 16 mio fratello Patrizio mi regala un sassofono tenore, ancora mio compagno fedele.

Si inizia a suonare seriamente: con sassofono e flauto vengo ingaggiato prima dal complesso da ballo Divieto d’Affissione poi i Pirati, a seguire i Quasars e altri gruppi fino ai 23 anni. Nel frattempo iniziano le prime esperienze in formazioni jazz con L. Barbieri, R. Stuly Manzoli, M. Marzola, poi con G. Bombardini, P. Ghetti, M. Manzi, R. Monti, S. Travaglini, G. Oleandri, M. Tamburini e tanti altri (mi scuso con tutti gli altri musicisti non menzionati).

Partenza per suonare nella band di Lello Tartarino in Germania, Svezia e Finlandia.


Tornato in Italia mi trasferisco a Milano dove incomincio a lavorare come turnista in vari studi di registrazione; suono nei vari jazz club milanesi come il mitico Capolinea, le Scimme, il Tangram e altri, incontro e collaboro con S. Cerri, W. Calloni, G. Parisi, C. De Andrè, M. Acquaviva con il quale partecipo alla trasmissione televisiva D. O. C.


Ingaggiato da Andrea Mingardi prima, poi dalla Steve Roger Band e gli Stadio, ritorno a vivere in Romagna suonando con loro nei vari tour estivi.

l’inverno lo trascorro suonando nei vari club in giro per l’Italia e come didatta in scuole private di musica, a Bologna, Ancona, Cesena e Cesenatico.
In quegli anni ha origine un ensamble di sassofoni: i “Ti Sha Man Nah” dapprima come quintetto con A. De Rosa, M. Zagonari, G. Mattei, C. Fabbri poi come quartetto dopo l’uscita di De Rosa e Zagonari: si incomincia la collaborazione con Fabio Petretti. Con questa formazione vinciamo 3 tra i più prestigiosi contest per gruppi emergenti: Barga jazz, Prato jazz e Music Inn di Roma svoltosi nell’omonimo club; produciamo 4 CD e collaboriamo per oltre 10 anni.

Con il matrimonio vado a vivere nelle colline di Cesena (Acquarola) e nascono i miei due figli: Ada e Lorenzo. Incomicio a lavorare con mio fratello Patrizio componendo musiche per la trasmissione televisiva “L’Albero Azzurro”; inoltre continuo il mio lavoro come arrangiatore e solista. Nasce il progetto e creo la “Metodo in Musica” una didattica musicale innovativa distribuita in tutti i conservatori di musica italiani.

Cambio di secolo e cambio di vita: ritorno ad abitare a Cesenatico, continuo a lavorare come arrangiatore, compositore, didatta e freelance. Nasce Il progetto “Fiato agli Archi” che vede la collaborazione con P. Ghetti (basso), M. Zanotti (viola), A. Pelliccioni (cello) e F. Venturelli (violino) come prima formazione; successivamente con F. Gaddoni (violoncello), A. Capicchioni (violino).

Con l’incontro di Paolo Sereno, chitarrista di finger picking, nasce il duo Acuti Acustici che diventa un trio, dapprima con L. Gadaleta al violino e poi con A. Costa sempre al violino.
Altre collaborazioni in duo sono: con M. Francesconi al pianoforte – con A. Atto Alessi al contrabbasso – con R. Casino Papia alla chitarra.
Acustic Trio mi vede invece con G. Mazzotti al pianoforte e M. Rossi al contrabbasso.

Con mia sorella Loretta realizzo “Questioni di Stile” geometrie in movimento: Loretta curava le coreografie e danzava, Enrico Lombardi dipingeva. Sempre con la collaborazione di mia sorella, vinco il primo premio di arrangiamento del brano “Naima” di J. Coltrane, per il 25 anniversario del “Jazz Club Naima” di Forlì, presentando il video “Naima for a Dancer“.
Nel 2010 ritorno al frikettonaggio artistico di strada, con tre progetti che mi portano alla partecipazione di vari festival Busker come a Pennabilli, Santa Sofia, Mojoca e altri: “One Four Saxaphone” “B.E.S.S.” e “Ritratti Musicali“.
In questo momento utilizzo nuovamente uno strumento particolare che ho acquistato negli anni ottanta sull’onda fusion, l’EWI (electronic wind instrument) un sintetizzatore a fiato che attualmente suono con piacere, oltre che in registrazioni, anche nelle serate di jam session.



Con il gruppo argentino “Del Barrio” partecipo a festival in Italia e in Spagna (Santander, Laredo, Toledo, Madrid) oltre a svariate serate in club suonando la Misa Criolla di A. Ramirez, brani originali e musiche dal repertorio popolare argentino.

Intorno al 2012, in concomitanza con un cambio di vita e una collaborazione lavorativa con la mia compagna Sabrina (Vivi Armonico è la realtà commerciale creata), inizia la produzione di musica attinente al mondo olistico; inoltre durante le fiere e le manifestazioni dove partecipiamo, tengo conferenze e incontri mettendo “Un Onorevole Dubbio” (è questo anche il titolo delle conferenze) sull’uso improprio degli strumenti musicali e portando chiarezza, per quanto mi è possibile, sul dogma ormai dato per certo in determinate realtà, delle frequenze 432 hz.


La musica non si ferma mai, e così anche io… inoltre la “Metodo in Musica” sta diventando un applicazione per cellulari e tablet, rendendola più agevolmente usufruibile in tutto il mondo musicale classico e chissà dove altro!!!

Nel 2019 parte un nuovo progetto “ETHNOS Project” con Andres Langer, Andrea Atto Alessi e Stefano Calvano, dove le sonorità jazz incontrano quelle tradizionali.

E questo è solo l’inizio
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